La Toscana è una tra le regioni dello Stivale più interessanti e conosciute in tutto il mondo, non per niente è la patria di Dante Alighieri e la culla natia del moderno italiano, famosa per la musicalità della parlata locale, per i musei, per la cucina, per le compagne e per le sue città uniche. Basti pensare a Firenze ed ai suoi Uffizi, a Pisa ed alla sua Torre pendente, a Siena ed al suo omonimo palio, a Lucca con le sue mura medievali e tanto altro ancora.
Non per niente anche Sting, musicista inglese noto per la sua carriera solista oltre che nei Police, ha lì una sua azienda vinicola dove a volte delizia i visitatori con un piccolo concerto improvvisato.
Scendendo verso Grosseto
Nella parte meridionale della Toscana, quasi a ridosso del confine con il vicino Lazio, si trova il comune di Grosseto. Uno dei capoluoghi più visitati dell’intera regione famoso per le sue mura medievali che delimitano il centro storico, il Parco della Maremma con le sue specie protette (ricevette il “Diploma europeo per le aree protette” nel 1992) e per la sua importanza archeologica come testimoniano i moltissimi reperti preistorici e addirittura etruschi.
Solo da questi “pochi” elementi si può carpire l’interesse storico e culturale del capoluogo, un fattore che lo rende unico agli occhi dei tantissimi visitatori, e se ne potrebbe parlare a lungo riempiendo pagine e pagine.
Senza però fare un discorso eccessivamente generale, forse è meglio soffermarsi su un dettaglio di Grosseto che non viene subito in mente quando si parla della località toscana. Ovvero la Torre di Collelungo.
La Torre di Collelungo
Attraverso l’autostrada A 2 si può raggiungere, oltre al Parco Nazionale della Maremma, anche il comune di Collelungo. Dal più che evocativo nome, da non confondere con il Colle Vento de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, questa località si contraddistingue per la sua zona costiera dalla natura incontaminata.
Tale livello di preservazione è tale perché, anche in estate, i flussi turistici non sono così elevati come nelle altre zone della Toscana e questo permette soprattutto alla flora di svilupparsi forte e rigogliosa. Un tempo sotto la Repubblica di Siena, durante il florido periodo del Rinascimento italiano, questa località “ospita” al suo interno la Torre di Collelungo.
Edificata per avvistare i nemici e rafforzare le difese costiere, questa torre sorge sul promontorio che domina l’omonima spiaggia. Di pianta quadrangolare e con una base a forma di piramide tronca, questo edificio si sviluppa su tre livelli e presenta numerose feritoie e punti difensivi e di osservazione.
Distrutta e ricostruita nella seconda metà del Cinquecento e poi anche nel Settecento, questa torre purtroppo vide abbattersi su dì sé un fulmine il 31 agosto del 1847 che distrusse i piani superiori.
Probabilmente lì si trovava la polveriera che ha scatenato un’esplosione tale da danneggiare anche gli affreschi e gli elementi cinquecenteschi. Per fortuna un sapiente restauro ha saputo restituire la gloria all’antica torre che ancora oggi “vigila” sui dintorni di Grosseto.