A Pescia, presso la frazione di Collodi si trova il Parco di Pinocchio, in cui prende vita il racconto di Carlo Lorenzini le Avventure di Pinocchio. Si tratta di un luogo fatato, che riesce ad incantare sia grandi che piccini. Vediamo di che cosa si tratta.
La nascita e lo sviluppo del parco
La storia del parco affonda le proprie radici nel 1953, quando il prof. Rolando Anzilotti, all’epoca sindaco di Pescia, concepì un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento dedicato ad uno dei grandi protagonisti delle fiabe, ovvero Pinocchio, in occasione del settantesimo anniversario della pubblicazione della prima puntata del racconto fantastico relativo al burattino.
La proposta ebbe effettivamente grande successo, tant’è che i progetti presentati furono 165 e, tra questi risultarono vincitori, con il medesimo punteggio, il gruppo scultoreo di Emilio Greco rappresentante Pinocchio e la Fatina e la piazzetta dei mosaici, concepita degli architetti Lionello De Luigi e Renato Baldi e realizzata da Venturino Venturi.
Nel 1956, grazie a diverse sovvenzioni, venne avviato il progetto del parco a tema, che prevedeva un boschetto di lecci, delimitante una piazza lastricata ed attorniata da muretti decorati a mosaici con le storie di Pinocchio, sempre opera dello scultore Venturino Venturi. Successivamente, tale luogo di divertimento e di formazione venne arricchito con altre importanti attrazioni.
Nel 1963, infatti, ad esempio, venne inaugurata l’Osteria del Gambero Rosso, opera del famoso architetto Giovanni Michelucci. Inoltre, il complesso venne ampliato grazie all’installazione di 21 sculture in bronzo di Pietro Consagra, che riportano le situazioni, i personaggi e le incredibili ambientazioni della fiaba di Collodi.
Alla scoperta delle attrazioni del parco
Tale attrazione toscana è stata concepita come un parco tematico per l’educazione dell’infanzia, che consente di ripercorrere la fiaba di Lorenzini all’interno di un percorso che coinvolge arte e natura. Ecco, dunque, che all’ingresso si ritrova l’opera scultorea Pinocchio e la Fata, realizzata da Emilio Greco, in corrispondenza di un’aiuola che riporta Geppetto, il celebre burattinaio.
Proseguendo si trova una zona caratterizzata da un piccolo teatro, nonché da un’area ristoro. Degna di nota è certamente la Piazzetta dei mosaici, che presenta alcuni lavori di Venturino Venturi. Successivamente ci si imbatte nel “Villaggio di Pinocchio“, in cui si ritrovano diverse opere scultoree, come il Gatto, il Carabiniere, la Volpe ed il Serpente, concepite da Pietro Consagra, ma si possono ammirare anche quelle ideate da altri grandi artisti, quali Marco Zanuso ed Augusto (Bobo) Piccoli, che ha riproposto, ad esempio, il Grande Pescecane.
Nel parco si ritrova anche il Museo di Pinocchio, che ospita mostre ed esposizioni dedicate a questo incredibile personaggio delle fiabe, nonché la Biblioteca Virtuale di Pinocchio, che consente di visionare le numerose traduzioni a cui è stato sottoposto il racconto di Carlo Lorenzini nelle diverse parti del mondo, utili per capire la sua diffusione internazionale.
L’intrattenimento fornito dal parco tematico
Il Parco di Pinocchio è gestito e promosso dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, che, oltre a far divertire i più piccoli attraverso l’itinerario artistico e naturalistico presente di per sé nella zona celebrativa dedicata a Pinocchio, propone una serie di forme di intrattenimento, come i laboratori Gioco e imparo, i giochi artistici o di movimento, gli spettacoli che hanno come protagonisti dei burattini, nonché le giostre antiche, che permettono anche agli adulti di rivivere alcuni ricordi della loro infanzia.
Nel complesso vengono realizzati anche convegni legati all’educazione e dove viene promossa la cultura italiana, che sono pensati per le scuole, ma anche per gli adulti che hanno a che fare con i bambini o che sono particolarmente interessati a questo genere di argomento.