Come prendere la patente nautica?

Come prendere la patente nautica?

Oggi fare una vacanza in barca è un sogno facilmente realizzabile, che pone però sicuramente un ostacolo, ovvero quello di conseguire la patente nautica. Chiaramente, per affrontare un’esperienza del genere, è necessario prepararsi in modo adeguato, informandosi su ogni aspetto.

Quali sono le tipologie di patente nautica?

Attualmente, sono queste le tipologie di patente nautica:

Categoria A, che consiste nell’abilitazione per la condotta e il comando di moto d’acqua, imbarcazioni da diporto e natanti. Questa abilitazione può essere di due tipi, o ‘patente nautica entro le 12 miglia‘, che permette di navigare solamente entro le 12 miglia dalla costa, oppure ‘senza limiti’ dalla costa, che consente di allontanarsi liberamente da quest’ultima senza alcuna limitazione o il rischio di incorrere in sanzioni;

Categoria B, ovvero l’abilitazione per il comando di navi da diporto che hanno lunghezza maggiore di 24 metri. Per ottenerla, bisogna possedere la patente di categoria A da almeno 3 anni. Grazie a questa licenza, il suo possessore potrà navigare senza limiti sia nelle unità a vela che in quelle a motore;

Categoria C, si tratta di una tipologia di patente destinata a coloro che soffrono di particolari patologie. Questa abilitazione permette la direzione nautica di imbarcazioni da diporto con lunghezza pari o inferiore ai 24 metri, ma con la presenza di un soggetto ospite di età non inferiore ai 18 anni, capace di eseguire le attività necessarie alla salvaguardia della vita in mare e alla conduzione del mezzo. La medesima unità deve essere dotata di un dispositivo elettronico che permette di individuare il naufrago in caso di caduta in mare, nonché di spegnere il motore e di disattivare il pilota automatico.

Categoria D, parliamo di un’abilitazione speciale per il comando di moto d’acqua, imbarcazioni da diporto e natanti. Per questo tipo di patente possono essere indicate delle limitazioni concernenti le condizioni meteomarine, i limiti di navigazione entro specifiche distanze dalla costa, la potenza dei motori installati, le caratteristiche dello scafo e la tipologia di unità da diporto. Altre restrizioni possono riguardare la durata della sua validità, quindi le prescrizioni relative ala presenza di specifici mediatori e assistenti o adattamenti, in relazione al deficit specifico, conseguenti all’esito delle verifiche di idoneità psico-fisica in sede di rilascio.

Quali sono le materie d’esame?

Per conseguire la patente nautica di categoria A e C, bisogna sostenere una prova teorica e una pratica. La prima consiste in un quiz a risposta multipla e in una prova di carteggio nautico, che variano in relazione alla tipologia di patente. Le materie d’esame sono le seguenti: teoria della vela, teoria della nave (limitata alle principali strutture del timone, dell’elica e dello scafo), elementi di meteorologia, coordinate geografiche, carte nautiche, navigazione, manovre di ormeggio, ancoraggio e disormeggio, principali norme sulla sicurezza della navigazione, normativa ambientale e diportistica, funzionamento dei sistemi di propulsione a motore endotermico e colreg e segnalamento marittimo.

Per quanto riguarda la prova pratica, essa consiste nel condurre un imbarcazione in mare, quindi in specchi d’acqua navigabili o in laghi, idonei allo svolgimento delle manovre previste dai programmi d’esame in completa sicurezza.

Per quanto riguarda la patente di categoria B, la prova teorica è formata da una parte scritta di comprensione, riguardante la risoluzione pratica di problemi di cinematica navale. Il candidato ha a disposizione novanta minuti di tempo dall’inizio della prova per consegnare l’elaborato. Infine, bisogna sostenere un’interrogazione orale, con le seguenti materie in oggetto: stabilità e compartimentazione, principio di Archimede applicato alla nave, corpi celesti e costellazioni, apparati di propulsione della nave, nomenclatura generale delle navi a propulsione meccanica e a vela, navigazione lossodromica e ortodromica, leggi e regolamenti che disciplinano la navigazione da diporto, elementi di meteorologia, carte nautiche, coordinate geografiche e magnetismo. La parte pratica dell’esame per il conseguimento della patente B consiste nel comando di un’unità da traffico o di una nave da diporto di lunghezza non inferiore ai 24 metri.

A chi rivolgersi?

La patente nautica entro le 12 miglia viene rilasciata dagli uffici di Motorizzazione Civile, dagli uffici circondariali marittimi e dalle capitanerie di porto. Quindi, per prendere la patente nautica è possibile rivolgersi alle associazioni nautiche o alle scuole presenti sul territorio, verificando che siano autorizzate dall’Ente provinciale di riferimento.

Se sei nella zona di Milano, una scuola che vale la pena conoscere è sicuramente Vivere la Vela, in quanto non offre solamente un corso didattico per conseguire la patente nautica, ma anche un luogo di ritrovo tra amici, che dà vita a numerose iniziate in collaborazione con negozi e aziende. Vivere la Vela è un’associazione sportiva dilettantistica che garantisce un’ampia offerta, in termini di corsi di patente nautica, così da andare incontro alle diverse esigenze. I corsi di patente nautica di Vivere la Vela sono erogati da docenti altamente competenti, dotati di grande professionalità e passione.

Coloro che hanno impegni di lavoro, ma che intendono ottenere una preparazione di livello, possono fare riferimento ai numerosi corsi online finalizzati all’ottenimento della patente nautica. Tutto quello che bisogna fare è dotarsi di un PC collegato a Internet e una webcam. In questo modo si otterrà una preparazione uguale a quella fornita in aula, con il medesimo simulatore di carteggio e materiale didattico.

In ogni caso, con il supporto del team di Vivere la Vela i testi da studiare potranno risultare meno ostici, in particolar modo quelli sul carteggio navale, quindi i simulatori di carteggio e i libri di esercizi. Sarà inoltre piacevole conoscere altre persone alle prime armi e organizzare subito la prima uscita in barca a vela, affiancati dagli istruttori della scuola meneghina.

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