Abbazia di Praglia, suggestiva architettura in provincia di Padova

Abbazia di Praglia, suggestiva architettura in provincia di Padova

In provincia di Padova, nella bellissima regione del Veneto, troviamo Teòlo. Un comune italiano che conta circa 9.000 abitanti. In questo comune sparso una delle attrazioni più belle è sicuramente l’Abbazia di Praglia. Si tratta di un monastero benedettino in campagna, proprio alle falde del monte Lonzina. Al suo interno c’è la Biblioteca Nazionale, un monumento nazionale italiano molto importante. Nell’articolo di oggi vi parlo proprio dell’abbazia ma sappiate che le cose belle da vedere in questo comune sono tante. Non a caso nel 1989 è entrato a far parte del Parco regionale dei Colli Euganei, area naturale caratterizzata proprio dalla grande quiete.

Parte fondamentale di questo paesaggio è la zona agricola, la presenza di vigneti e terrazzamenti relativi. Diversi colli però presentano ancora la flora boschiva formata dal rovere. Potete raggiungere diverse zone in bicicletta per esempio, utile per attraversare i sentieri ciclabili.

Abbazia di Praglia, suggestiva architettura della spiritualità Cristiana

L’Abbazia di Praglia è il più importante luogo di spiritualità dei Colli Eugenei. E’ un monastero benedettino antico fondato nel XI secolo per volere dei Maltraversi, una famiglia vicentina. Il Nome “Praglia” deriva da “pratalea” cioè località tenuta a prati. Questo nome fu scelto probabilmente per la opera di bonifica delle terre paludose che venne avviata dai Benedettini in epoca medievale.

Dopo un periodo di declino, verso la metà del 1400 iniziò a risorgere. Fattore dovuto dal legame con l’Abbazia di Santa Giustina. Durante questo periodo venne ricostruita la chiesa ma anche buona parte degli ambienti monastici.

La chiesa dedicata all’Assunta fu disegnata da Tullio Lombardo. Il portale invece è opera di Andrea Moroni. Ha una pianta a croce latina con tre navate e dentro ha opere di diversi pittori veneti. Sicuramente tra tutte spicca l’Ascensione di Cristo di Domenico Campagnola.

Per quanto riguarda il monastero invece si trova sul retro della chiesta, sul lato sinistro. Ha quattro chiostri diversi. C’è quello della clausura, quello pensile, botanico e rustico. Molto importante il refrettorio monumentale, all’interno c’è la grande “crocifissione” di Bartolomeo Montagna e fu realizzato verso la fine del 1400.

L’Abbazia di Praglia è tutt’oggi abitata dai monaci benedettini ma ciò non toglie che è una grande meta turistica religiosa che ospita una Biblioteca Monumentale Nazionale con all’interno circa 100.000 volumi.

Altri due monumenti di interesse

  1. Chiesa di Santa Giustina

E’ la chiesa parrocchiale di Teolo ed è sulle pendici del monte della Madonna. Le origini sono molto antiche. Già nel 1297 infatti venne citata come pieve della diocesi patavina. Tra il 1851 e il 1853 c’è stato il suo ultimo ampliamento.

  1. Chiesa di Sant’Antonio abate

Anche la Chiesa di Sant’Antonio abate si trova sul monte della Madonna. Vicino vi era una grotta che secondo la tradizione era vissuta la santa Felicita in eremitaggio. La chiesa fu parte di un monastero benedettino molto antico, risalente più o meno al Duecento. Fu abbandonato nel 1405 e sottoposto alla Chiesa di Santa Giustina con lo scopo di recuperarlo. 200 anni dopo passò all’abbazia di Praglia ed ecco che in quel periodo fu costruita l’attuale chiesa.

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