Presso Polignano a Mare si trova uno squarcio di roccia di rara bellezza, scavato nel tempo dal lavorio delle acque marine, che si propone come un vero e proprio spettacolo naturale. Si tratta della celebre Grotta Palazzese, che richiama ogni anno numerosi turisti e vacanzieri, che accorrono da ogni parte del mondo. Vediamo, dunque, nello specifico di che cosa si tratta e quali sono le sue incredibili suggestioni.
La valorizzazione della grotta
La Grotta Palazzese è l’anfratto roccioso più famoso di Polignano, ma la sua bellezza è nota in tutto il mondo. Tale spettacolo della natura è citato anche nelle enciclopedie di Diderot e D’Alembert, nonché nel Viaggio pittoresco del Regno di Napoli e Sicilia dell’Abate Saint-Non ed immortalata dal celebre incisore francese Louis Jean Desprez, nel 1778.
Tuttavia, è grazie ad un importante feudatario della zona, Giuseppe Leto, che avvenne la valorizzazione della spelonca, poiché la dotò di una incantevole terrazza pensile. Tale figura, visto l’incanto del luogo, decise di inglobarla nei propri beni, al fine di trasformarla in una grotta delle delizie, mediante un’attenta ed accurata progettazione di tipo architettonico.
Infatti, la famiglia Leto decise di collegare il palazzo marchesale alle mura poste nelle vicinanze con un ponte e realizzarono anche dei giardini pensili, la cui passeggiata terminava presso la Porta Piccola, oggi perduta, ma sicuramente in comunicazione con il palazzetto del Settecento posto in Largo Santa Maria delle Grazie.
Ed è proprio qui che si trova una porticina, le cui scale conducono alla Grotta Palazzese. Questa stretta ed importante connessione che esiste tra l’anfratto roccioso e l’architettura marchesale, hanno portato i locali a denominare la spelonca “Grotta del Palazzo“.
La storia continua
Verso la metà del XIX secolo la grotta fu acquisita dai conti Miani, che avevano come intento quella di realizzare un suggestivo stabilimento balneare. Ed è proprio per tale ragione che collegarono la terrazza pensile, voluta precedentemente dai Leto, al mare con delle scale, che attualmente sono cadute in disuso. Oggi, invece, questo incredibile spettacolo della natura, ha lasciato spazio ad un punto di ristorazione esclusivo, in grado di incantare qualunque tipo di commensale.
Del resto, sembra che già in passato qui venissero organizzate feste e banchetti, nonché rappresentazioni teatrali, che si distinguevano per la particolare acustica, come testimonia lo scrittore italiano Antonio Baldini nel 1937. E ciò non stupisce, visto che anche nei tempi odierni, le suggestioni naturalistiche e l’eco dei flutti generati dalla grotta, richiamano numerosi spettatori, che hanno voglia di perdersi in pensieri e sensazioni lontane.
Altre suggestive grotte di Polignano
Polignano è nota, non solo in Italia, ma anche nel mondo, per le sue suggestive bellezze naturalistiche. Il mare, cristallino e terso, infatti, è costellato di incantevoli grotte ed anfratti, che celano incredibili giochi di luce e di colori, nonché il lavoro di bulino operato dalla natura nel corso dei secoli in corrispondenza delle rocce.
La maggior parte degli antri possono essere raggiunti a nuoto o mediante imbarcazioni a noleggio. Le grotte da citare di questo tratto della Puglia sono estremamente numerose: la Grotta Ripagnola, le Grotte di Santa Caterina, Grottarco, Grotticella dell’Acqua di Cristo e le Grotte della foca.
Tuttavia, non vanno dimenticate anche la Grotta delle rondinelle, la Grotta dei fidanzati, la Grotta azzurra, la Grotta dell’arcivescovado, la Grotta Ardito, e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, tra tutte, sicuramente la più bella resta la Grotta Palazzese, anche per la sua incredibile storia.