Umbria jazz: festival musicale di portata internazionale

Umbria jazz: festival musicale di portata internazionale

Nel mese di luglio Perugia si carica di un’energia nuova, grazie alle note accattivanti emesse dai partecipanti del festival Umbria Jazz, una fortunata rassegna musicale, che ha avuto origine nel 1973 e che ancora oggi richiama numerosi appassionati provenienti da tutta Italia e da diversi paesi stranieri.

Le origini del festival

Il Festival ebbe origine il 23 agosto 1973, durante il quale si esibirono gli Aktuala e l’orchestra mainstream di Thad Jones e Mel Lewis. La serata ebbe luogo presso il teatro naturale di Villalago di Piediluco, tuttavia, la manifestazione prevedeva altri 3 appuntamenti: due a Perugia ed uno a Gubbio, che, a causa della pioggia, fu cancellato. Da subito gli organizzatori, ma anche i partecipanti capirono che si trattava di un evento musicale destinato a ripetersi nel tempo.

Grande merito va sicuramente a Carlo Pagnotta, un noto commerciante perugino, appassionato di jazz ed assiduo frequentatore delle rassegne europee più importanti. Il successo di Umbria Jazz fu travolgente ed immediato, tant’è che si manifestarono numerosi problemi logistici, organizzativi e di sicurezza. Nel 1977 la rassegna non venne attuata, per tornare l’anno successivo, con le medesime pecche.

Fu necessaria una pausa di riflessione, che durò fino al 1982 e che portò a dei cambiamenti importanti, come la nascita, nel 1985 dell’Associazione Umbria Jazz, senza scopo di lucro, che gestisce tutti gli aspetti del festival. Attualmente, tale rassegna non è più itinerante, ma si tiene esclusivamente a Perugia, ed è stata abbandonata l’esperienza del decentramento, che creava gravi disordini.

Organizzazione attuale

Attualmente i concerti a pagamento dell’Umbria Jazz si tengono presso l’arena del Santa Giuliana, il Teatro del Pavone, il teatro comunale Morlacchi, la chiesa di San Francesco al Prato, l’oratorio di Santa Cecilia, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Duomo di Perugia, la basilica di San Pietro e lo stadio Renato Curi. Per quanto riguarda, invece, i concerti gratuiti vengono effettuati presso Piazza IV Novembre ed i giardini Carducci.

L’intento dell’organizzazione è quello di evitare i disordini che si erano manifestati negli anni passati, garantendo un’ottima godibilità dell’evento agli astanti ed agli artisti che sono chiamati ad esibirsi. Proprio per tali ragioni, la rassegna non è più itinerante, ovvero non sosta in diverse città, ma rimane stabile per 10 giorni a Perugia, da sempre città di importanti artisti. Umbria Jazz, in questo modo, è diventato uno dei festival musicali più importanti, non solo d’Italia, ma anche d’Europa.

Alcune licenze poetiche

Da quanto il festival jazzistico ha riaperto i battenti, nel lontano 1982, a mutare non è stata solo l’organizzazione, ma anche lo stile musicale, in quanto oltre al jazz internazionale, che rimane sempre il vero protagonista della manifestazione, vengono concesse alcune divagazioni rock e blues, nonché alcune incursioni della canzone brasiliana ed una maggiore attenzione al jazz italiano.

Solitamente, le scelte artistiche sono caratterizzate da due filoni: da una parte il jazz ortodosso, mentre dall’altra la musica nera (gospel, blues, rhythm ‘n’ blues, soul), che prevede alcuni sconfinamenti nel celebre pop-rock, in modo da coinvolgere anche il pubblico più generalista.

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